Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

I vacui amici del tiglio - Spazio libero

Pedro Salinas

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    @Mimmi the Maneater@
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    Sesso: Femminile
    00 14/10/2008 11:11

    Che allegria, vivere
    e sentirsi vissuto.
    Arrendersi
    alla grande certezza, oscuramente,
    che un altro essere, fuori di me, molto lontano
    mi sta vivendo.
    Che quando gli specchi, le spie,
    mercurio, anime brevi, confermano
    che sono qui, io, immobile,
    serrati gli occhi e le labbra,
    chiuso all'amore
    della luce, del fiore e dei nomi,
    la verità transvisibile è che cammino
    senza i miei passi, con altri,
    là lontano, e lì
    sto baciando fiori, luci, parlo.
    Che esiste un altro essere con cui io guardo il mondo
    perchè sta amandomi con i suoi occhi.
    Che esiste un'altra voce con cui io dico cose
    non sospettate dal mio gran silenzio;
    ed è che anche mi ama con la sua voce.
    La via - che slancio ora! -, ignoranza
    degli atti miei, che lei compie,
    in cui lei vive, duplice, sua e mia.
    E quando lei mi parlerà
    di un cielo scuro, di un paesaggio bianco,
    ricorderò
    stelle che non ho visto, che lei guardava,
    e neve che nevicava nel suo cielo.
    Con la strana delizia di ricordare
    di aver toccato ciò che non toccai
    se non con quelle mani
    che non raggiungo con le mie, tanto distanti


    da "La voce a te dovuta"
    Pedro Salinas
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    @Mimmi the Maneater@
    Post: 4.534
    Sesso: Femminile
    00 14/10/2008 11:14
    Eterna presenza

    Non importa che non ti abbia,
    non importa che non ti veda.

    Prima ti abbracciavo,
    prima ti guardavo,
    ti cercavo tutta,
    ti desideravo intera.
    Oggi non chiedo più
    né alle mani, né agli occhi,
    le ultime prove.
    Di starmi accanto
    ti chiedevo prima,
    sì, vicino a me, sì,
    sì, però lì fuori.

    E mi accontentavo
    di sentire che le tue mani
    mi davano le tue mani,
    che ai miei occhi
    assicuravano presenza.
    Quello che ti chiedo adesso
    è di più, molto di più,
    che bacio o sguardo:
    è che tu stia più vicina
    a me, dentro.

    Come il vento è invisibile, pur dando
    la sua vita alla candela.
    Come la luce è
    quieta, fissa, immobile,
    fungendo da centro
    che non vacilla mai
    al tremulo corpo
    di fiamma che trema.
    Come è la stella,
    presente e sicura,
    senza voce e senza tatto,
    nel cuore aperto,
    sereno, del lago.
    Quello che ti chiedo
    è solo che tu sia
    anima della mia anima,
    sangue del mio sangue
    dentro le vene.
    che tu stia in me
    come il cuore
    mio che mai
    vedrò, toccherò
    e i cui battiti
    non si stancano mai
    di darmi la mia vita
    fino a quando morirò.
    Come lo scheletro,
    il segreto profondo
    del mio essere, che solo
    mi vedrà la terra,
    però che in vita
    è quello che si incarica
    di sostenere il mio peso,
    di carne e di sogno,
    di gioia e di dolore
    misteriosamente
    senza che ci siano occhi
    che mai lo vedano.
    Quello che ti chiedo
    è che la corporea
    passeggera assenza,
    non sia per noi dimenticanza,
    né fuga, né mancanza:
    ma che sia per me
    possessione totale
    dell'anima lontana,
    eterna presenza.


    (Largo lamento)
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    chiaralapazza
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    Sesso: Femminile
    00 14/10/2008 20:22
    Mimmi, la seconda è semplicemente SPETTACOLARE!!!! [SM=g7372]
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    Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
    richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
    Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
    Martha Medeiros


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    @Mimmi the Maneater@
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    Sesso: Femminile
    00 24/10/2008 12:35
    Il modo tuo d'amare è lasciare che io ti ami.
    Il sì con cui ti abbandoni è il silenzio.
    I tuoi baci sono offrirmi le labbra perchè io le baci.
    Mai parole o abbracci mi diranno che esistevi e mi hai amato: mai.
    Me lo dicono fogli bianchi, mappe, telefoni, presagi; tu, no.
    E sto abbracciato a te senza chiederti nulla,
    per timore che non sia vero che tu vivi e mi ami.
    E sto abbracciato a te senza guardare e senza toccarti.
    Non debba mai scoprire con domande, con carezze,
    quella solitudine immensa d' amarti solo io.
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  • (F@bry)
    00 24/10/2008 22:46
    Il bacio che non ti ho dato

    Ieri ti ho baciato sulle labbra.
    Ti ho baciato sulle labbra.
    Intense, rosse.
    Un bacio così corto durato più di un lampo,
    di un miracolo,
    più ancora.
    Il tempo
    dopo averti baciato
    non valeva più a nulla ormai,
    a nulla era valso prima.
    Nel bacio il suo inizio e la sua fine.
    Oggi sto baciando un bacio;
    sono solo con le mie labbra.
    Le poso non sulla bocca,
    no, non più - dov'è fuggita?
    Le poso sul bacio che ieri ti ho dato,
    sulle bocche unite dal bacio che hanno baciato.
    E dura, questo bacio più del silenzio, della luce.
    Perchè io non bacio ora
    né una carne né una bocca,
    che scappa, che mi sfugge.
    No. Ti sto baciando più lontano.
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    @Mimmi the Maneater@
    Post: 4.534
    Sesso: Femminile
    00 09/12/2008 18:03
    Se mi chiamassi, sì,
    se mi chiamassi!
    Io lascerei tutto,
    tutto io getterei:
    i prezzi, i cataloghi,
    l'azzurro dell'oceano sulle carte,
    i giorni e le loro notti,
    i telegrammi vecchi
    e un amore.
    Tu, che non sei il mio amore,
    se mi chiamassi!

    E ancora attendo la tua voce:
    giù per i telescopi, da una stella
    attraverso specchi e gallerie di anni bisestili
    può venire. Non so da dove.
    Dal prodigio, sempre.
    Perché se tu mi chiami
    sarà da un miracolo,
    ignoto, senza vederlo.
    Mai dalle labbra che ti bacio,
    mai dalla voce che dice:
    "Non te ne andare".



    ogni volta che lo leggo pare che le sue parole mi rispecchino l'anima... e fa male...
    [Modificato da @Mimmi the Maneater@ 29/12/2008 12:11]
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    @Mimmi the Maneater@
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    Sesso: Femminile
    00 07/05/2009 11:25
    Se tu sapessi che quel
    grande singhiozzo che stringi
    tra le tue braccia, che quella
    lacrima che tu asciughi
    baciandola,
    vengon da te, sono te,
    dolore di te mutato in lacrime
    mie, singhiozzi miei!
    Allora
    non chiederesti più
    al passato, ai cieli,
    alla fronte, alle lettere,
    che cosa ho, perché soffro.
    E tutta silenziosa,
    con quel denso silenzio,
    della luce e del sapere,
    mi baceresti ancora,
    e desolatamente.
    Con la desolazione
    di chi al fianco non ha
    altro essere, un dolore
    estraneo; di chi è solo
    ormai con la sua pena.
    Volendo consolare
    in un altro chimerico
    il gran dolore ch'è suo.
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    00 01/10/2009 09:58
    Non chiederti nulla mi salva.


    Se io t'interrogassi
    ancora prima d'una parola,
    sarebbe chiaro tutto,
    tutto finito ormai!
    Sarebbe come scambiare
    le tue braccia, le tue aurore,
    indecise - verso chi? -
    sarebbe come scambiare il dubbio
    dove vivi, dove vivo
    come un grande universo oscuro,
    con una moneta fredda
    e chiara: la verità.
    Tu te ne andresti allora.
    Dove é ora il tuo corpo,
    vacillante, tutto tremulo
    se baciarmi o no, sarebbe
    la certezza: la tua assenza
    senza labbra. E dove
    ora é l'angoscia, il tormento,
    cieli neri, stellati
    di incertezze, di forse,
    non ci sarebbe che lei.
    Unica amante ormai per sempre,
    ed io al tuo fianco, senza di te.
    Io solo con la verità.



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    00 01/10/2009 09:59
    Ciò che tu sei mi distrae da ciò che dici.

    Lanci parole veloci
    inghirlandate di risa,
    e mi inviti ad andare
    dove mi vorranno condurre.
    Non ti do retta, non le seguo:
    sto guardando
    le labbra dove sono nate.

    Guardi, improvvisa, lontano.
    Fissi lo sguardo lì, su qualcosa,
    non so che, e scatta subito
    a carpirla la tua anima
    affilata, di saetta.
    Io non guardo dove guardi:
    sto vedendo te che guardi.

    E quando tu desideri qualcosa
    non penso a ciò che vuoi,
    e non lo invidio: non importa.
    Oggi lo vuoi, lo desideri;
    domani lo scorderai
    per un desiderio nuovo.
    No. Ti attendo più oltre
    dei limiti, dei termini.
    In ciò che non deve mutare
    rimango fermo ad amarti, nel puro
    atto del tuo desiderio.
    E non desidero più altro
    che vedere te che ami.
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    00 01/10/2009 10:00
    Quando tu chiudi gli occhi
    le tue palpebre sono aria.
    Mi trascinano:
    vado con te, dentro.
    Non si vede nulla,
    non si sente nulla.
    Superflui gli occhi e le labbra,
    in questo mondo tuo.
    Per sentire te
    non valgono i sensi consueti,
    che si usano con gli altri.
    Bisogna attenderne di nuovi.
    Si cammina al tuo fianco
    sordamente, al buio,
    inciampando nei forse, nelle attese;
    sprofondando verso l'alto
    con gran peso di ali.

    Quando tu riapri gli occhi
    io torno fuori, ormai cieco,
    inciampando ancora, senza vedere,
    nemmeno qui.
    Senza sapere più vivere
    nè in quell'altro, nel tuo,
    nè in questo mondo scolorito
    dove io vivevo.
    Incapace, indifeso
    fra l'uno e l'altro.
    Andando,venendo
    dall'uno all'altro
    quando tu vuoi,
    quando apri, quando chiudi
    le palpebre, gli occhi.


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    00 01/10/2009 10:02
    Io di più non posso darti.

    Sono quel che sono.
    Ah, come vorrei essere
    sabbia, sole in estate!
    Che tu ti distendessi
    riposata a riposare.
    Che andando via tu mi lasciassi
    il tuo corpo, impronta tenera,
    tiepida, indimenticabile.
    E che con te se ne andasse
    sopra di te, il mio bacio lento:
    colore,
    dalla nuca al tallone, bruno.
    Ah, come vorrei essere vetro,
    tessuto, legno,
    che conserva il suo colore
    qui, il suo profumo qui,
    ed è tremila chilometri lontano!
    Essere la materia che ti piace,
    che tocchi tutti i giorni,
    che vedi ormai senza guardare
    intorno a te, le cose
    collana, profumi, seta antica
    di cui senti la mancanza
    domandi: "Ah, ma dov'è".
    Ah, e come vorrei essere
    un'allegria fra tutte,
    una sola, l'allegria della tua allegria!
    Un Amore, un solo amore:
    l'amore di cui tu ti innamorassi
    Ma non sono che quello che sono.
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