00 11/11/2008 16:59
L’uomo che osserva, sia arguto nel riconoscere l’essere evoluto da colui che non lo è, e laddove colga l’inevitabile differenza, pesi il senso delle sue parole.

Non è remoto il caso, in cui il parlar è solo spreco di fiato, perché nel dire taluni interlocutori son dotati solo di parola ma non di ascolto, tal altri delegano alle mani il loro dire, altri ancora, e quelli sono i più infidi, fingono d’ascoltar parola, per poi scagliarti contro la più sorda delle risposte.

L’uomo che osserva, sia arguto nel dire, quando nel pesar il suo interlocutore vi riconosce l’inadeguatezza al vivere. Limiti ogni suo proferir, niente attecchisce in un mondo dove non c’è terra.

Le parole abili canaglie, assumono sembianze varie e ballerine, possono apparire false e menzognere, e nasconder nel loro cuore la più nobile delle verità, oppur sembrar bianchi destrieri alati, figli rari della luce, e celar nel riserbo del loro cuore la più grande delle miserie.

Le parole, sono figlie legittime di chi le ascolta.

Le parole appaiono e scompaiono negli stretti ed intrecciati corridoi dei pensieri, restando imbrigliate nelle strette morse del senno di poi, o sulla punta di una lingua che mai le lascerà andare.

Le parole sanno ingannarti con soavi promesse, celate non nel senso del loro dire, ma nel artificioso proferir.

(I falsi)

Le parole sono cuccioli inermi, se proferite da chi ha il cuore al cielo.

(I sinceri)

Le parole sono frecce infernali, con punte arroventate nel fuoco di cuori ciechi, feriscono e uccidono senza volerlo davvero.

(Gli ottusi)

Attento alle parole seppur uguali hanno spesso sensi opposti.

Tutto dipende da chi ascolta.

Tutto dipende da chi le proferisce.

Attento alle parole escono in un modo ma giungono in un altro.

Attento alle parole esse sono per natura infide, come è infida la natura dell’uomo.




A te che hai conosciuto l’alternanza delle maree,

ricorda sempre:

"Il dire sarà figlio del cuore,

solo quando l’uomo avrà intuito la natura del suo viaggio,

prima di allora non dar peso alle parole".



(non ne conosco l'autore)