I vacui amici del tiglio - Spazio libero

Elizabeth Jennings

  • Messaggi
  • (F@bry)
    00 21/11/2008 10:48
    Pensa a

    Pensa a una delicata morbidezza.
    Pensa a una nuvola,
    non per quello che è,vapore e aria,
    ma per come l'immaginazione la domina,
    la nomina,la trattiene
    in bilico sull'orlo della mente.

    Pensa a un passerotto,
    non ancora capace di buttarsi nel volo
    ma che confida nella spinta
    e nello slancio di chi l'ha generato.

    Osserva le sfumature di pastello,
    l'opale dei soli al tramonto,
    e come gli alberi si oscurano
    in ogni trama e ombra di verde.

    Pensa al primo timido amore
    che non osa dire quello che pensa
    di vedere ma aspetta in un librarsi felice,
    non ancora nel fondo del desiderio.

    Pensa alla gioia concreta
    di un bimbo sulla spiaggia
    non ancora diviso dal luogo da dove guada
    o come si incolla alle conchiglie
    o le scaglia di nuovo
    in una pozza della roccia.

    Pensa ai quadri
    e alle loro decise trasformazioni,
    ritratti che calmano
    il volto congestionato di un uomo
    o una donna che si contempla
    in uno specchio.

    E infine,
    pensa ai primi invitanti accordi di una musica,
    il primo fiero attacco dei violini,
    poi il suono dei corni,
    e poi sii grato per come la mente può danzare
    in mezzo e attorno e sotto le parole
    e rallegrati
    e sappi che questo non è un caso.
  • (F@bry)
    00 21/11/2008 10:50
    Una compagnia di amici

    Eravamo tutti amici quella sera,seduti attorno
    a una cena da tiratardi.Candele ci illuminavano e
    la timidezza era scomparsa. Qualche terreno dorato
    sicuramente ci sosteneva. Potevamo comprendere
    gli incidenti d'amore,i figli adolescenti e il suono
    dei loro problemi. Lì,

    vicini a un fiume e a una città dove
    lo studio è da tempo un'abitudine,si potevano accettare
    le sue implicanze.Ieri sera potevamo condividere
    il valore dell'arte e di promesse mantenute
    fino a quell'ora. Lì c'era vita in abbondanza
    e la grazia splendeva come un felice tornare a casa.
    Non ci siamo accorti che i tempo era breve
    come ogni fiamma di candela.

    Ci restituimmo il tempo l'un l'altro quando
    Con calda stretta di mano ci demmo la Buona Notte.
    Ora è l'indomani di ieri sera e io ripasso
    quella festa come un film davanti agli occhi e illumino
    la mia lunga stanza con quell' argento e quel vetro
    e mi esalto nella scena.
  • (F@bry)
    00 24/11/2008 16:50
    Non detto

    Sono contenta che alcuni
    non abbiano parlato
    del loro amore giovanile,
    contenta di essere timida
    e di essermi stupita
    di come il cuore sembrava spezzarsi
    però con gioia.
    E' bene quando non tentiamo
    di forzare noi stessi
    o far sì che altri
    si mettano addosso
    ombre che ci appartengono.
    Le parole mi frenavano
    quando ero adolescente.
    Ne udivo il suono
    ma non le usavo.
    Così impariamo che la mancanza
    produce una ricchezza che
    nessuna forzatura otterrebbe.
    Le nostre prime storie d'amore
    sono un mondo di fare
    e forse anche le ultime.
    C'e' un dolce dolore
    nel pensare a come
    abbiamo imparato a capire
    l'amore anzitutto in piccole perdite.
    Ora esse significano
    case d'oro che abbiamo imparato a difendere.