Poesie in friulano
Di questa “patria friulana” Pier Paolo Pasolini dirà,scrivendo a un amico: "Ogni immagine di questa terra,ogni volto umano,ogni battere di campane,mi viene gettato contro il cuore ferendomi con un dolore quasi fisico.Non ho un momento di calma,perché vivo sempre gettato nel futuro:se bevo un bicchiere di vino,e rido forte con gli amici, mi vedo bere,e mi sento gridare, con disperazione immensa e accorata,con un rimpianto prematuro di quanto faccio e godo,una coscienza continuamente viva e dolorosa del tempo".
Dansa di Narcìs
Jo i soj neri di amòur
né frut né rosignòul
dut intèir coma un flòur
i brami sensa sen.
Soj levat ienfra li violis
intant ch’a sclariva,
ciantànt un ciant dismintiàt
ta la not vualiva.
Mi soj dit: «Narcìs!»
e un spirt cu’l me vis
al scuriva la erba
cu’l clar dai so ris.
Danza di Narciso
Io sono nero di amore,
né fanciullo né usignolo,
tutto intero come un fiore,
desidero senza desiderio.
Mi sono alzato tra le viole,
mentre albeggiava,
cantando un canto dimenticato
nella notte uguale.
Mi sono detto: «Narciso!»,
e uno spirito col mio viso
oscurava l’erba
al chiarore dei suoi ricci.