Rimpianto
Rammenti ancor che un brivido
Mi guizzò nello vene
Quando te, donna, udii, te, mia vainiglia,
Dirmi: ti voglio bene?
Oh non furono allor più per me solo,
Né ignudi e monchi i versi come prima.
Candide strofe mie, spiccate il volo,
Ho trovato la rima!
T'amavo! i tuoi capelli
Eran per me una bionda poesia,
Il firmamento dei tuoi occhi belli
Un'armonia,
Ed abbruciavan come nuovo olibano
I desideri profumati d'ambra
Che salivano a te, sultana splendida
Nel tuo piccolo Alhambra.
Te ne ricordi?
ubriaco di sole
M'eran l'ore fugaci
Bevendo l'onda delle tue parole,
L'aroma dei tuoi baci,
Ed, assorto nel tuo magico nimbo,
Dimenticando le cose terrene,
Ti rispondevo sempre come un bimbo:
Ti voglio bene.
Oh tu sai perché ho l'anima sì negra,
Perché sono vigliacco e perché piango,
Donna cui fece desolata ed egra
La nostalgia del fango.