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CARNE VIVA


[SM=g11600]

martedì, 28 aprile 2009
Un padre e una figlia
Con un padre litigherai tanto, avrai divergenze di vedute e di principi. Arriverete a insultarvi, a non parlarvi per settimane. Ma lo difenderai sempre davanti agli altri, a spada tratta, irrazionalmente, perchè è il tuo papà. Riconoscerai subito il suo profumo sul cuscino, anche se ora dorme in un letto diverso in una casa diversa. Avvertirai con tenerezza gioiosa il suo russare, se sono anni che non dormite nella stessa casa. Ti intrufolerai nel vano mansardato della sua stanza dove tiene i libri e riempirai lo zaino; ma alla porta perderai buona parte del bottino, questo non l'ho letto, questo nemmeno, questo non me lo ridaresti più...
A un padre non dirai mai di avere un blog, ma gli farai leggere da un quaderno pezzi che non hai pubblicato. Per un padre ti preoccuperai, ti agiterai, ti incazzerai. Farai di tutto per aiutarlo, anche se sai che non puoi. Con un padre troncherai una telefonata, dieci, cento. Spegnendo il telefono con rabbia. Vedrai con chiarezza e timore i suoi difetti e le sue colpe immense. Ma terrai sempre quella foto sulla scrivania. Quella con te bambina. Con quello sguardo rapito che per un'altra donna non ha avuto, non ha, non avrà mai.



Commenti
martedì, 28 aprile 2009 22:21#1 BarbaraBri
Papà... è una parola che non dico da tanto. E' una parola meravigliosa, è dolce, è profumata. Ricordo di essermi arrabbiata tanto con il mio papà. Ricordo di aver riso tanto con il mio papà. Ricordo di aver pianto tanto per il mio papà. Ricordo il suo imbarazzo nel farsi imboccare e pettinare da me. Ricordo il suo profumo dolce, muschiato che mi faceva sentire protetta. Ricordo il suo sguardo severo quando gli ho detto che avrei convissuto. Ricordo il suo dito che sfiorava la mia mano come a dirmi: "ci sono ancora". Ricordo i suoi occhi che si chiudevano e si riaprivano piano. Ricordo tutte le volte che gli ho messo a posto i capelli. Ricordo tutte le volte che gli ho chiesto: "hai mangiato?" e lui mi rispondeva: "Si si". Ricordo il suo sorriso sbarazzino quando una bella infermiera passava nel corridoio. Ricordo la sua ultima sera, la sua ultima cena, il suo pigiama pulito, il mio totale smarrimento. Ciao Papà.

martedì, 28 aprile 2009 23:47#2 madhattergirl
anche se i miei genitori vivono ancora insieme ed io vivo con loro mi sono rispecchiata molto nelle tue parole, le sento vicine... hai proprio ragione... bellissimo post

giovedì, 30 aprile 2009 00:21#3 Vithalba
questo post mi ha fatto commuovere...io il mio ormai lo vedo raramente...pensa che sentivo fischiarlo per le scale,mi pareva fosse lui..ed invece era uno dei condomini del palazzo..

Le note del suo profumo.,una lacrima,una sola e che fa male alle note delle sue amate canzoni.Quanto mi manca.

domenica, 03 maggio 2009 18:34#4 Esplorator Cortese
Post molto bello... e io sono un papà. Sono un papà fortunatissimo, ho sia un maschio che una femmina. Ma la mia bambina è la mia bambina. Lui sarà un uomo, un giorno, spero migliore di me che, tanto per essere banale faccio soffrire la sua mamma che è una donna eccezionale. Ma la mia bambina è lei. L'amore per i figli non si divide ma si moltiplica. Ma l'amore per una figlia non ha eguali.

lunedì, 04 maggio 2009 11:21#5 stelladineve
anche il mio papà ha un maschio e una femmina. E nel momento dolore, della spaccatura, dei pianti, ha temuto di più la mia riprovazione di quella di mio fratello

lunedì, 04 maggio 2009 13:40#6 Elena
...e nel giorno in cui le sue ferite si faranno più profonde, le tue sapranno tacere e farsi benda e consolazione, perchè quella carne sola da cui si discende fa trascendere il dolore, senza ragione apparente, senza guistizia e buon senso, ma solo con un amore non nostro di cui non siamo sorgente, ma solo ruscello...

fin


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