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DE PROFUNDIS

C'è un campo di stoppie, nel quale nera pioggia cade.
C'è un albero bruno, che sta là solitario.
C'è un vento bisbigliante che aggira vuote capanne -
com'è triste questa sera.

Lungo lo stagno
la mite orfana raccoglie scarse spighe ancora.
I suoi occhi rotondi e dorati pascono nel crepuscolo
e il suo grembo attende lo sposo celeste.

Al ritorno
trovarono i pastori il dolce corpo
imputridito nel cespuglio di rovi.

Un'ombra sono io lontana da cupi borghi.
Il silenzio di Dio
bevvi alla fonte silvana.

Sulla mia fronte appare freddo metallo.
Ragni cercano il mio cuore.
C'è una luce, che nella mia bocca si spegne.

A notte mi trovai in una landa,
irrigidito d'immondizie e polvere di stelle.
Nel cespuglio di nocciòlo
risuonavano ancora angeli cristallini.
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Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Martha Medeiros