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CANTO DELLA SERA

Se a sera passiamo per sentieri oscuri,
appaiono le nostre pallide figure davanti a noi.

Se la sete ci assale,
beviamo le bianche acque dello stagno,
la dolcezza della nostra triste infanzia.

Come morti posiamo sotto il cespuglio di sambuco,
seguiamo il volo dei gabbiani grigi.

Nuvole di primavera salgono sopra la tetra città,
che nasconde in silenzio i tempi più nobili dei monaci.

Quando io presi le tue mani sottili,
tu apristi piano gli occhi rotondi.
Ciò da tempo è passato.

Ma se un'oscura melodia l'anima invade,
appari tu, bianca, nel paesaggio autunnale dell'amico.
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Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Martha Medeiros