alla vigilia di un intervento chirurgico che poteva risultare fatale sfogliai i miei appunti picareschi li richiusi e mi dissi: è meglio affidare l'anima a Dio. meglio pregare. benchè la mia adolescenza sia stata infiorata da sporadici fatti parrocchiani il concetto che ho sempre (sin da bambino) serbato sul fatto religioso è quello di una profonda miscredenza - per cui le mie invocazioni non potevano indirizzarsi se non al cospetto dei "Sempiterni Eroi" e non del Dio cristianamente inteso
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distruggiti con moderazione vecchio paper (Fet)