sono d'accordo con Borges quando scrive che la letteratura segue il principio della continuità, che le vere innovazoni sono più che rare e che è già geniale aggiungere qualcosa nell'ambito di tale continuità. ciò mi porta a guardare con sospetto ai casi letterari e, ad esempio, la mia diffidenza si accresce smisuratamente quando la tal presentatrice o il tale attore o sportivo si improvvisano scrittori o poeti. oppure la mia ragazza. l'altro giorno mi ha presentato qualcosa di suo e io, per non offendere il mio senso critico, non ho potuto fare a meno di sottolinearne l'assoluta inadeguatezza. penso che ci sia rimasta male. o forse no. non so, la sua reazione è stata abbastanza contradditoria.
ho pianificato la mia partenza. però a forza di pianificare partire diventa complesso, arduo. e infatti mentre vi scrivo non sono a Birmingham ma a Borgo Panigale.
Alberto, il mio amico reggiano, ha problemi con l'alcool. è perché è un tipo ansioso. contrariamente a quello che si potrebbe credere l'uso della droga e l'abuso dell'alcool rivestono una funzione anestetica, esattamente il contrario della carica eccitativa che si pretende da queste sostanze.
ho deciso di impiegare un po' meglio il mio tempo. voglio scrivere o leggere (non sono in grado di fare contemporaneamente le due cose) per non meno di un paio d'ore al dì. voglio bere moderatamente. fumare per nulla e fare sesso con cognizione di causa. e poi centellinare gli amici.
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distruggiti con moderazione vecchio paper (Fet)