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mantieni l'ordinario finchè non arriva chiara |
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(F@bry), 27/11/2008 11.01:
mantieni l'ordinario finchè non arriva chiara
Siedi accanto a me
nella quiete della notte
fissando la mia inerzia.
Ti sento vicino al mio corpo
caldo, morbido, abbandonato
Inebriato del tuo essere.
Mi sfiori timoroso
di ferirmi.
Un brivido… solo uno.
Ritrovandoci, ci sfuggiamo
Mi volto e ti guardo.
Nei tuoi occhi
un ordinario commiato.
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@Mimmi the Maneater@, 27/11/2008 10.39:
Siedi accanto a me
nella quiete della notte
fissando la mia inerzia.
Ti sento vicino al mio corpo
caldo, morbido, abbandonato
Inebriato del tuo essere.
Mi sfiori timoroso
di ferirmi.
Un brivido… solo uno.
Ritrovandoci, ci sfuggiamo
Mi volto e ti guardo.
Nei tuoi occhi
un silenzioso commiato.
Per Fra e Mimmi...prendo questa come spunto.
Non può essere "siedi" Perchè non è un invito ma una constatazione.
Non puòl essere un corpo abbandonato, perchè è inerme, fermo, statico, impossibilitato a muoversi, ad andare verso l'altro ma nonostante questo è pervaso dall'altra persona.
Ferirmi...mi piace molto, anche se nuocermi mi piaceva di più. Però suona meglio in questa poesia, è vero.
"Ritrovandoci, ci sfuggiamo
Mi volto e ti guardo."
Questa non può essere, perchè loro non ri ritrovano, loro si cercano ma si sfuggono a vicenda...si stanno perderdo, il loro amore svanisce, nonostante la passione sia ancora calda. Uno dei due accompagna l'altro, perchè è sempre da uno dei due che parte tutto, e tutto poi si sgretola. Sono appunto due anime perse nel labirinto del ritrovarsi, perchè ritrovarsi è sempre difficile. Non è un commiato, ma un desiderio di ritrovarsi anche se non ci si riesce.
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Mi volto
ti guardo.
Mi sfuggi
ti sfuggo.
Ti accompagno…
E d’improvviso nulla più.
Analiziamo questa parte.
Vi spiego... Qui il ritmo incalza, andrebbe lette velocemente la parte mi volto, ti guardo, mi sfuggi ti sfuggo..quasi una parte ansiosa che si conclude con un ti accompagno rassegnato... e una fine, il nulla.
Non vi piace così come l'ho scritta?
Se no, come renderla così incalzante in altro modo? |
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chiaralapazza, 27/11/2008 15.58:
Per Fra e Mimmi...prendo questa come spunto.
Non può essere "siedi" Perchè non è un invito ma una constatazione.
Non puòl essere un corpo abbandonato, perchè è inerme, fermo, statico, impossibilitato a muoversi, ad andare verso l'altro ma nonostante questo è pervaso dall'altra persona.
ok, però inerme contrasta troppo con caldo e morbido.
Ferirmi...mi piace molto, anche se nuocermi mi piaceva di più. Però suona meglio in questa poesia, è vero.
"Ritrovandoci, ci sfuggiamo
Mi volto e ti guardo."
Questa non può essere, perchè loro non ri ritrovano, loro si cercano ma si sfuggono a vicenda...si stanno perderdo, il loro amore svanisce, nonostante la passione sia ancora calda. Uno dei due accompagna l'altro, perchè è sempre da uno dei due che parte tutto, e tutto poi si sgretola. Sono appunto due anime perse nel labirinto del ritrovarsi, perchè ritrovarsi è sempre difficile. Non è un commiato, ma un desiderio di ritrovarsi anche se non ci si riesce.
perfetto!
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Allora se tolgo inerme, si capisce con Inerzia più sopra che il corpo è come paralizzato nel suo andare verso l'altro?
Ti siedi accanto a me
nella quiete della notte
fissando la mia inerzia.
Ti accucci vicino al mio corpo
caldo, morbido,
inebriato del tuo essere.
[Modificato da chiaralapazza 27/11/2008 16:50] |
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Non può essere "siedi" Perchè non è un invito ma una constatazione.
può non piacerti o non essere giusto per la tua poesia, ma secondo me siedi è una constatazione esattamente come ti siedi, può solo sembrare che l'atto di sedersi sia stato compiuto prima dell'inizio della narrazione
se fosse un invito avrebbe dovuto essere siediti
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francesca.38, 27/11/2008 17.48:
Non può essere "siedi" Perchè non è un invito ma una constatazione.
può non piacerti o non essere giusto per la tua poesia, ma secondo me siedi è una constatazione esattamente come ti siedi, può solo sembrare che l'atto di sedersi sia stato compiuto prima dell'inizio della narrazione
se fosse un invito avrebbe dovuto essere siediti
eppure c'ha ragione. |
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scusa, ma
tu siedi accanto a me
è un invito?
la confusione nasce dal fatto che l'imperativo siedi! è formalmente uguale a tu siedi 2a persona singolare modo indicativo tempo presente
per essere un imperativo però è necessario ( non facoltativo) il punto esclamativo, mentre si può sempre omettere il soggetto in qualsiasi modo verbale
e sottolineo che non discuto la scelta di chiara per la sua poesia, parlo di grammatica ( che con la poesia c'entra il giusto) [Modificato da francesca.38 27/11/2008 18:05] |
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francesca.38, 27/11/2008 18.04:
scusa, ma
tu siedi accanto a me
è un invito?
la confusione nasce dal fatto che l'imperativo siedi! è formalmente uguale a tu siedi 2a persona singolare modo indicativo tempo presente
per essere un imperativo però è necessario ( non facoltativo) il punto esclamativo, mentre si può sempre omettere il soggetto in qualsiasi modo verbale
e sottolineo che non discuto la scelta di chiara per la sua poesia, parlo di grammatica ( che con la poesia c'entra il giusto)
proprio non vuol deporre l'ascia di guerra
è partita in quarta e chi la ferma più
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Scusate ma io proprio non arrivo a digerire questa
Ti accucci vicino al mio corpo
Mi sembra si stia dialogando con un cane non sò se sia giusta come definizione,ma se lo è non mi piace proprio ovvero non arrivo a dargli una sistemazione degna in una poesia dove si parla di persone |
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francesca.38, 27/11/2008 18.04:
scusa, ma
tu siedi accanto a me
è un invito?
la confusione nasce dal fatto che l'imperativo siedi! è formalmente uguale a tu siedi 2a persona singolare modo indicativo tempo presente
per essere un imperativo però è necessario ( non facoltativo) il punto esclamativo, mentre si può sempre omettere il soggetto in qualsiasi modo verbale
e sottolineo che non discuto la scelta di chiara per la sua poesia, parlo di grammatica ( che con la poesia c'entra il giusto)
Io invece parlo di modo di leggere e interpretare la poesia...
Se io leggo:
Ti siedi accanto a me
Vedo una perosa che è sdraiata e da le spalle alla persona in questione che si sta sedendo, e lei la percepisce che si siede accanto. (per cui immagino la persona che compie il gesto di sedersi)
Se leggo:
Siedi accanto a me vedo o una persona che invita l'altra a sedersi, o vedo già la persona che si è seduta. (non vedo più il gesto dello sedersi ma la persona già seduta).
Capisci che intedo?
Non sto guardando la grammatica Fra, se guardassi quella dovrei cambiare numerose cose di tutte le mie poesie.
Guardo il contesto e l'immaginazione che il tutto da, e alcuni termini o pensieri scritti in altro modo mi fanno pensare a tutt'altro.
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(F@bry), 27/11/2008 21.15:
Scusate ma io proprio non arrivo a digerire questa
Ti accucci vicino al mio corpo
Mi sembra si stia dialogando con un cane non sò se sia giusta come definizione,ma se lo è non mi piace proprio ovvero non arrivo a dargli una sistemazione degna in una poesia dove si parla di persone
Rannicchi è brutto?
Altrimenti?
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chiaralapazza, 28/11/2008 10.42:
Io invece parlo di modo di leggere e interpretare la poesia...
Se io leggo:
Ti siedi accanto a me
Vedo una perosa che è sdraiata e da le spalle alla persona in questione che si sta sedendo, e lei la percepisce che si siede accanto. (per cui immagino la persona che compie il gesto di sedersi)
una persona che si siede accanto NON per forza deve esserle dietro
.
Se leggo:
Siedi accanto a me vedo o una persona che invita l'altra a sedersi, o vedo già la persona che si è seduta. (non vedo più il gesto dello sedersi ma la persona già seduta).
Capisci che intedo?
Non sto guardando la grammatica Fra, se guardassi quella dovrei cambiare numerose cose di tutte le mie poesie.
Guardo il contesto e l'immaginazione che il tutto da, e alcuni termini o pensieri scritti in altro modo mi fanno pensare a tutt'altro.
comunque, come già spiegato se fosse imperativo (quindi l'invito) la strofa intera non sarebbe come l'hai scritta tu, ma più "marcata".
scriveresti "siedi accanto a me e fissa la mia inerzia" non certo "fissando" che è passivo -non nel senso di verbo.
e siedi lo trovo più musicale e poetico di ti siedi, mia personalissima opinione
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chiaralapazza, 28/11/2008 10.43:
Rannicchi è brutto?
Altrimenti?
io direi di utilizzare termini semplici come il resto della poesia.
ci sono anche accovacciare, accoccolare, ma stonano. [Modificato da @Mimmi the Maneater@ 28/11/2008 10:51] |
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stendi o distendi..raggomitoli..allunghi...protendi...corichi...adagi... |
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Ti adagi vicino al mio corpo
caldo, morbido,
inebriato del tuo essere. |
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(F@bry), 28/11/2008 10.55:
Ti adagi vicino al mio corpo
caldo, morbido,
inebriato del tuo essere.
adagi, bello mi piace |
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Potrebbe essere così
Siedi accanto a me
nella quiete della notte
fissando la mia inerzia.
Ti adagi vicino al mio corpo
caldo, morbido,
inebriato del tuo essere.
Mi sfiori timoroso
di ferirmi.
Un brivido… solo uno.
Mi volto
ti guardo.
Mi sfuggi
ti sfuggo.
Nei tuoi occhi
un ordinario commiato.
Prima è seduto,poi si adagia vicino al tuo corpo,ti sfiora e come per incanto tu lo guardi...e qui cambia tutto a un tratto,perchè capite che non è più come prima...è un'addio |
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