sesso e amore

francesca.38, 14/04/2009 19.37:

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dopo aver fatto 10/11 correzioni, direi che malboro non si scrive così...chi me lo corregge?

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paper., 15/04/2009 8.16:

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tecnicamente il racconto di Francesca è perfetto. lo proporrei anche ad altre platee, ammesso che la cosa non sia stata già fatta dall'autrice.
l'unico difetto, se tale si può definire una sensazione, sta nella sua compiutezza. mi spiego meglio. leggendolo e rileggendolo ho come il sentore che il racconto non sia un hortus conclusus. che, in altre parole, il lettore sia invogliato ad andare oltre, a sentirsi raccontare dell'altro.
più che un racconto fine a se stesso mi sembra l'estratto di un romanzo breve, di un qualcosa di più vasto, di un tragitto, di un viaggio.
cio' è un limite? forse sì, forse bisognerebbe lavorare, ad esempio, sulla chiusa.
comunque ribadisco: grande tecnica, molto matura e, cosa assolutamente non secondaria per un racconto erotico, il racconto sa prenderti nelle parti basse, ti dice: il sesso è una cosa meravigliosa.

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@Mimmi the Maneater@, 15/04/2009 9.18:

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invece, a me 'sta cosa che il lettore sia invogliato ad andare oltre, mi piace. perchè niente è definito e a me le cose finite e definite proprio non piacciono.
quindi, per me, è perfetto.

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paper., 15/04/2009 9.29:

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francesca.38, 15/04/2009 9.40:

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sulla chiusa sono d'accordo con paper, la trovo banale. della serie: oklapartedivertenteèfinitatoccachetifacciacapirechenonesisteilsecondocapitolo...

che poi è quello che succede spesso nella vita...

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@Mimmi the Maneater@, 15/04/2009 9.31:

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e dai! ribatti invece di fare così!

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paper., 15/04/2009 10.21:

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bene
sul fatto che l'indefinito prevalga sul finito ci sarebbe da discutere, non tanto in sede letteraria ma in ambito filosofico. detto questo osserverei che tutta la comunicazione verbale e scritta non si presta alla finitezza ma al suo esatto contrario. d'altronde anche le proposizioni più semplici portano con sè i molteplici sviluppi del non-detto. se io dico: vado al mare e se questa frase compare in un trattato sulle vette delle Alpi Giulie, creerò sconcerto, produrrò una cesurail cui primo effetto nei riguardi del lettore si trasformerà in una serie di quesiti riassumibili in uno solo: quale mare?
se al suddetto autore del trattato chiedessimo spiegazioni e se in risposta a queste lui rispondesse: volevo che il lettore si interrogasse sulla natura di questo mare, io non mi meraviglierei di tale risposta.
quindi distinguerei tra un non-detto fisiologico alla comunicazione scritta (ma anche verbale) e quindi involontaria, e uno voluto.
se leggendo un racconto del tipo di quello di francy io sento, io percepisco, che ciò che è stato lasciato fuori reclama, per così dire, di entrarvi, io posso supporre che l'opera di taglio, di confezionamento del prodotto presenti qualche piccola lacuna. dove si manifesta? per esempio nella chiusa.
comunque un grandissimo racconto. tecnico, emotivo e sensuale.

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@Mimmi the Maneater@, 15/04/2009 10.25:

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perchè devo invitarti io a parlare? non potevi benissimo farlo tu, invece che inserire un'icona fuori luogo?

e comunque ora sei stato molto piu' chiaro, rispetto a prima ed hai espresso un concetto un po' piu' ampio e con cui ci si potrebbe anche concordare.

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@Mimmi the Maneater@, 15/04/2009 10.25:

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perchè devo invitarti io a parlare? non potevi benissimo farlo tu, invece che inserire un'icona fuori luogo?

e comunque ora sei stato molto piu' chiaro, rispetto a prima ed hai espresso un concetto un po' piu' ampio e con cui ci si potrebbe anche concordare.

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francesca.38, 15/04/2009 10.52:

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urca, mimmi, che hai mangiato?

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paper., 15/04/2009 10.57:

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mamma mia che ragazza cugliunuta!!!!!!!!!

(non hai capito che la faccina in questione voleva essere un omaggio alla tua... radicalità... )

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@Mimmi the Maneater@, 15/04/2009 11.59:

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tse tse!
che significa "cugliunuta"?

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paper., 15/04/2009 12.06:

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in calabrese= con le palle

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@Mimmi the Maneater@, 15/04/2009 12.06:

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cazzo!

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