Il nuovo inizio

Neongenesis, 21/12/2009 17.52:

---

Se uno dei due è quello dell'incidente me ne vado!!!

---

Grazie! mi hai dato un'idea!!!

+cecily+, 21/12/2009 18.00:

---

Grazie! mi hai dato un'idea!!!

---

Andartene???

Neongenesis, 21/12/2009 18.07:

---

Andartene???

---

No farmi tamponare per rincontrare chi mi ha tamponato perchè sta assieme ad una mia amica!

+cecily+, 21/12/2009 18.08:

---

No farmi tamponare per rincontrare chi mi ha tamponato perchè sta assieme ad una mia amica!

---

Magari vengono insieme alla tua festa di compleanno!!!

Neongenesis, 21/12/2009 18.14:

---

Magari vengono insieme alla tua festa di compleanno!!!

---

Ormai il mio compleanno è passato!
ah si giusto tu non hai buona memoria, l'avrai scordato!

+cecily+, 21/12/2009 18.17:

---

Ormai il mio compleanno è passato!
ah si giusto tu non hai buona memoria, l'avrai scordato!

---

Se mi invitavi magari me lo ricordavo!!!


ah si giusto hai dimenticato il mio indirizzo!!!

Dopo una decina di minuti si avvicinano due ragazzi e Mara mi stringe la mano come una ragazzina al primo appuntamento, si alza con un sorriso da orecchio a orecchio e gesticola con la mano libera per attirare l'attenzione. Io involontariamente mi tiro giù l'abito come a coprire le gambe, e mi ritrovo costretta in piedi di fianco a lei. Scambi di mani come di consuetudine e ovviamente se tizio è destinato a Mara, la sorte mi ha destinato Caio, nome vero Marco, vera e propria spalla di Tizio, vero nome Tommaso. Marco è il classico secondo dei due amici. C'è sempre il secondo, in una coppia. Non è sempre lo stesso, a volte i ruoli si alternano, ma dipende sempre dall'ambito. Sicuramente nell'ambito “conversazione e intrattenimento” Tommaso è un maestro.
Marco per lo più ordina da bere e dà l'incipit per storielle di vita.
Marco però non è male. Alto e carino. Sembra abbastanza intelligente da riuscire a fissare i sederi di quelle che passano senza destare troppo sospetto. L'aspetto curato, ma non in maniera maniacale come quello di Tommaso e questo è punto a suo favore. Pensare di dover dividere il bagno con qualcuno che ha più creme di me non mi piace poi molto. Mi chiede di uscire a fumare una sigaretta e io già lo adoro, mi ritrovo sempre sola in queste situazioni. Ormai la tendenza a smettere di fumare dilaga e gli ex fumatori ti guardano con gli occhi di traverso perchè sei uno di quelli che non ce l'ha fatta, che non ha voltato pagina e scelto la vita.
Mentre camminiamo verso l'uscita mi prende la mano per non farmi perdere tra la folla, non che ce ne sia poi molta, ma il gesto è delicato, e lo fa senza guardarmi come se desiderasse sfiorarmi le mani, ma avesse paura della mia reazione.
Mentre fumiamo c'è un po' di imbarazzo, lui mi osserva e io non amo essere fissata. Così anche la mia conversazione pecca in fluidità. Siamo lì e mi sta vicino, e mi fissa e io non so che dire, entro nel panico e non so che altro fare se non baciarlo.

E Beatrice???

Nel prossimo pezzo dovrebbe tornare

Posso venire anch'io nel prossimo pezzo???


Ho le spalle larghe!!!

Neongenesis, 30/12/2009 16.50:

---

Posso venire anch'io nel prossimo pezzo???


Ho le spalle larghe!!!

---

Le spalle larghe piacciono alla protagonista!

+cecily+, 30/12/2009 17.12:

---

Le spalle larghe piacciono alla protagonista!

---

Mara mi ha detto anche a Beatrice!!!

Va bene ci sarai tu con Beatrice

Mentre fumiamo c'è un po' di imbarazzo, lui mi osserva e io non amo essere fissata. Così anche la mia conversazione pecca in fluidità. Siamo lì e mi sta vicino, e mi fissa e io non so che dire, entro nel panico e non so che altro fare se non baciarlo.



Allora accenno a baciarlo allungando il collo verso di lui con la lingua fuori, ma lui si scansa e gira la testa. Io finisco per leccargli la guancia.
Imbarazzatissima divento rossa e distolgo lo sguardo dal suo profilo e dal pomo d'adamo pronunciato. Alcuni istanti dopo senza neanche guardarmi mi dice in tono secco ed asciutto: "Sono gay, accompagno qui il mio amico perchè spero che si ubriachi. Ogni volta che beve finiamo a letto insieme!".Adesso capisco il motivo dei pantaloni aderenti in pelle.
Al pensiero dei pantaloni in pelle avvinghiati ai jeans del suo amico sento un leggero tremore alle gambe e le lacrime che vogliono uscire fuori ma che non possono e non devono.
In silenzio torniamo in sala dai nostri amici e troviamo il suo amico e Mara che volteggiano in un'epocale lambada! Lei ormai senza freni inibitori, probabilmente allentati dalle 4 vodka, volteggia come una libellula non preoccupandosi dei venditori di rose peruviani fermatisi ad ammirare le sue gambe mentre la gonna si tirava sempre più su.
Decisa ad affogare il dispiacere appena provato nell'alcool fermo un cameriere chiedendo un doppio glen grant con ghiaccio. Il cameriere con fare da sornione mi fa cenno di si col capo e mi fa l'occhiolino. Forse la serata potrebbe prendere una piega diversa.
Arriva il glen grant, il cameriere di origini portoricane nel porgermelo si avvicina all'orecchio con la bocca e dolcemente mi dice che mi ha notata da quando sono entrata e chiede se sono accompagnata al tizio con i pantaloni in pelle aderenti. Gli faccio intendere che sono sola perchè il mio amico ha altri interessi, lui allora prende un tovagliolino e ci scrive il nome e numero di telefono pregandomi di darlo al mio amico cowboy rifacendomi l'occhiolino. Rimango impassibile alla sua richiesta ed accenno un leggero sorriso d'intesa. Il cameriere si allontana. L'uomo pellato mi guarda e io lo guardo e gli sorrido, lui si passa la mano tra i capelli. Prendo il fazzolettino e mi soffio il naso, tra l'altro ero anche raffreddata. Penso che potrei andare in bagno ed impiccarmi con la sciarpa al phon da muro così nel frattempo mi asciugo anche i capelli. Desolata guardo Mara volteggiare....






to be continued...

Penso che potrei andare in bagno ed impiccarmi con la sciarpa al phon da muro così nel frattempo mi asciugo anche i capelli. Desolata guardo Mara volteggiare....

Non mi ero mai accorta di quanto Mara fosse brava a ballare, mentre io me ne sto in un angolo succhiando il ghiaccio al gusto di Glen Grant, l'ennesima serata andata buca. Almeno Mara e Tommaso si divertono...e Marco rimarrà solo e desolato quanto me, o forse no, se il cameriere riuscirà ad accalappiarlo prima che riprenda la macchina nel parcheggio.
In fin dei conti non ho ancora cenato e così penso di lasciare il locale e passare a prendere una pizza da mangiare a casa, magari ascoltando una lagna triste e deprimendomi mentre mi guardo allo specchio vedendomi brutta e vecchia.
Il problema è che non sono con la mia macchina e non ho nessuna intenzione di chiamare un taxi.
Penso a Beatrice, lei solitamente se ne sta a casa a mangiare pizza e deprimersi ascoltando canzoni lagnose. Non la dovrei poi disturbare molto, in effetti quando viene a prendermi all'uscita del locale la trovo in divisa da antidonna, felpona dell'Ape maya, pantalone della tuta e scarpe da ginnastica, capelli raccolti alla rinfusa con un mollettone e trucco inesistente, se avesse del formaggio che le cola sul mento avrei la certezza che stava proprio facendo quello che immaginavo!
Salgo in macchina e attacca con una mitraglia di domanda che non mi lasciano quasi il tempo di legare la cintura di sicurezza. Dopo 30 secondi di terzo grado, a cui anche se volessi non riesciurei a dare risposta, le dico solo di fermarsi in pizzeria per asporto, che ho fame.