00 29/12/2008 21:15
mi ero ridotto a non alzarmi più dal letto

caricavo il mio vetusto walkman, accatastavo le custodie dei CD, ascoltavo un disco anche 20 volte di seguito, oppure un pezzo per un'altra dozzina

ma le cuffie non impedivano ai suoni della casa di giungere alle mie orecchie: c'erano grida isteriche, richiami, piagnistei

me ne fregavo della famiglia, la mia famiglia

la sera, sgattaiolavo fuori di casa. ma mia moglie non avrebbe fatto nulla per impedirmelo, anzi lei se ne sentiva sollevata

la notte era la parte migliore del giorno, il mio giorno

il 25 di dicembre vennero i miei parenti e io non c'ero, e mia moglie me lo fece sapere, il 2 gennaio successivo

a febbraio non ero più sposato

a marzo ho cercato di rincorrere i miei figli alla ricerca di un abbraccio che non fosse tardivo ma che lo era tremendamente

in estate ho preso a delirare, e ho cominciato a delirare quando seppi che il mio migliore amico era morto per un'anacronistica overdose

anacronistica per il corso della sua vita, per sua moglie e per i suoi figli e per i suoi genitori desolati e stanchi

l'ho detto e lo ripeto: uccidersi significa procurare l'effetto domino delle esequie

la mia ossessione è una strada pavesata a lutto
io la percorro, qualcuno mi segue

e io osservo tutto questo



(12/3/2004)
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