00 14/01/2009 11:25
è che non volevo partire, questa volta. mi ci hanno costretto. ho rovesciato il tavolo dei pesci rossi e preso cappello. ma porca miseria, io non pretendo di essere scusato ma di essere - quantomeno - interpretato.
sono stato a Pesaro dove un amico mi ha tirato un bidone, così mi sono ritrovato letteralmente per strada. poi a Torino, la città della mia solitudine. a Torino ho perso un amico e tutte le volte che ci ritorno gli mando un etereo saluto. si impasticcava terribilmente.
nella stanza dove sto tutte le cose tremano al passaggio dei tram. anche l'ultima volta, in un'altra stanza.
ho perso le bozze del mio romanzo. notizia sensazionale. Paola dice che glielo imputo, ma si sbaglia. può darsi che a smarrirle sia stato qualcun altro.
Giò, il mio amico del posto, dice che posso restare. ma io preferisco non approfittare dell'altrui ospitalità. tuttavia mia madre mi rimprovera per l'esatto contrario. quando sono io a ospitare mi faccio prevaricare. questo mi imputa.
Giò mi ha fatto una foto. se riesco la posterò. sembro un bandito. ah! no. non la posto.
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distruggiti con moderazione vecchio paper (Fet)