00 07/10/2009 00:38
Questa è la doppia recensione che, in un momento di grande stanca, mi ha convinto a rimettermi a scrivere.



Caro Paolo,

ho appena letto i tuoi racconti. Sono tutti belli e alcuni bellissimi. Alcuni sono più compiuti, avendo un finale "da racconto", altri non ce l'hanno, ma sono sempre piacevolissimi da leggere. Mi sono permesso di leggerne alcuni a una mia amica e voleva che gliene leggessi sempre altri "E’ così riposante, così dolce", diceva. La bellezza è proprio nello stile che hai, qualunque cosa racconti; poi, come è normale, si toccano cime o solo colli, ma questo saper scrivere cose che non ci si stanca mai di leggere è davvero una dote molto rara, anche nei "grandi scrittori". L'unico difetto che vedo è che sono... pochi (poi qua e là farei piccolissimi ritocchi, ma solo in quelli meno compiuti). Sarebbe quindi un peccato (per noi lettori) se tu non ti ci dedicassi più spesso. Non è poi necessario che siano solo sul Brasile (quello su Dario è bellissimo), né che siano sempre così brevi (ce ne sono alcuni in cui ti accorgi che sono stati "compressi" e vorreste saperne di più). Secondo me non dovresti crearti limitazioni di nessun tipo, e divertirti a giocarci come con i tuoi figli.

Caro Paolo,
quello che non ti ho detto ed era la cosa più importante, è che i tuoi racconti mi hanno veramente toccato. Mi hanno commosso, fatto ridere e piangere. E questo è molto più che dire che sono "belli". E’ che è molto difficile scrivere come te ed essere veri, non usare “formulette”. Sono così disabituato a questo tipo di sincerità che non ho neanche saputo fare lo sforzo di trovarla dentro di me, e anche la mia amica ha usato parole che a me non ha mai detto "C'è una purezza, una mancanza di vanità che non ho mai sentito...la sua voce è così carezzevole, fa bene al cuore". Grazie Paolo, ciao.


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"é melhor ser alegre que ser triste / alegria é a melhor coisa que existe..." (samba da bençao)