intanto, mi piace un sacco!!
poi la modifico
E se servissero “PAROLE”
al ristorante?
In una di quelle sere
quando la penna rimane muta
sul foglio sospesa a mezz’aria
sorda pure ad un nobile inchiostro
potrei andare lì,
mettermi comodo,
posare il cappello,
leggere il menu’:
“Posso?”
“PRIMI PIATTI: intrecci all’arrabbiata”
“Potrei dunque scrivere:
gli schiaffi che darei
quando disperazione e follia
son così ben amalgamate -come solo
loro san fare-
in urla e gesti che destano
dal sonno.
eppure basta sfiorare le depressioni del suo volto
e il palmo si apre in una filiale carezza.
Dio solo sa quanto ami mia madre
che cosa farei, che cosa non farei
per lei.
Non è dunque un caso sia la metà
dei miei casini”
“SECONDI PIATTI: venti quieti”
E sorriderei guardando
il mare stanco e il suo cameriere,
per lui scriverei
di quella stella che luccica
lì, lì in alto
a cui nemmeno il piu’ grande trono puo’ ambire;
G]io lo so che le stelle non luccicano per le corone
ma per le gemme
e in te, cameriere, stasera
sapessi quanto mi perderei…”
“E per contorno nessuna malinconia
di quella è piena il mondo
e io son troppo giovane
per perdermi nel fumo
E il dolce…
no, non lo voglio!
l’amore complica sempre tutto
mi ridicolizza il pensiero:
baci, promesse, ripensamenti, gemiti…
solo il sesso, forse, non
è male”
Stasera spruzzerei di paprika
le mie parole
definendole con quel gusto
d'oriente
che al solo pensiero brontola anche il foglio
e così potrei
comporre versi passionali
stordire i sensi col mio odore
col mio piacere
far desiderare la mia bocca tremante
per gioco, far innamorare…
ma basterebbe che mi innamorassi io
ma, poi, tu, ristorante,
a cosa serviresti?
“E la felicità qui non è servita?”
chiederei timido
perché lo so, lo so che la risposta sarebbe:
“mi spiace,
l'abbiamo finita”
e non resterebbe che un congedo
mortificato
e non basterebbe vagare
bussare
da qualcuno
strattonare un cane
chi mi capirebbe?
E non resterebbe che sedere alla mia luna
il bacio
ai piedi della mia stella
ripensare
alle parole d’affetto del meriggio
al gelato affogato
di risate
e il sorriso
sulle mie labbra