IN UNA STANZA ABBANDONATA
Finestre, variopinte aiuole,
un organo vi alterna il suono.
Ombre danzano sui parati,
una bizzarra folle ridda.
Fiammeggianti i cespugli alitano
e vibra di moscerini uno sciame,
lontano mietono sul campo le falci
e un'acqua antica canta.
Di chi è il respiro che m'accarezza?
Rondini tracciano confusi segni.
Lieve verso lo sconfinato scorre
laggiù la dorata regione dei boschi.
Fiamme vacillano nelle aiuole.
Confusa ed estatica la folle ridda
su pei giallastri parati.
Qualcuno guarda entro la porta.
Incenso dolce profuma ed il pero
e imbruniscono cassapanca e bicchiere.
Lentamente si china l'ardente fronte
verso le bianche stelle.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Martha Medeiros