TRISTEZZA UMANA
L'orologio che prima del sole le cinque batte -
uomini solitari che un oscuro orrore afferra.
Nel giardino serale sussurrano spogli alberi;
il volto del morto si muove alla finestra.
Forse quest'ora si è fermata.
Dinnanzi a occhi foschi notturne immagini illudono
nel ritmo di navi, che sul fiume dondolano;
sul molo un corteo di suore passa al vento.
Sembra sentire i pipistrelli stridere,
nel giardino commettere una bara.
Ossa rilucono tra cadenti mura
e nerastro oscilla là dinnanzi un pazzo.
Un raggio azzurro raggela in nuvole autunnali.
Gli amanti si allacciano nel sonno,
appoggiati ad angelici stellari vanni.
Del nobile le pallide tempie alloro adorna.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Martha Medeiros